Ore e ore di progettazione, spesso fino a tardi, test in laboratorio, fini adattamenti e sottili migliorie: è nata così la collezione Acquerelli di Nobili Rubinetterie. Un vero e proprio concentrato di tecnologia racchiuso in un design giovane e fresco, perfetto per una “prima casa”. Tutti i segreti riguardo alla creazione di Acquerelli sono contenuti da oggi in una brochure, in distribuzione nei migliori showroom italiani.
Il Centro Stile Nobili ha lavorato a lungo su Acquerelli, una collezione che sta riscuotendo molto interesse sia nei prodotti bagno che cucina: “Dopo numerosi test e oltre 500 mila cicli di collaudo – svelano dal laboratorio aziendale – abbiamo prodotto la prima cartuccia a immersione totale Nobili Widd 28: 28 millimetri di diametro, massima espressione della ricerca tecnologica. E’ la prima cartuccia al mondo ad avere così tante caratteristiche in un diametro così piccolo”. E il progetto Acquerelli è una diretta conseguenza: creare una linea che si sposi con una cartuccia di un così alto livello tecnologico: “In Acquerelli trovano spazio tutti i più recenti dispositivi Nobili per i risparmi idrici ed energetici, come il regolatore dinamico Nobili WaterSaving, che frena l’alzata della leva in corrispondenza con la metà della portata, e il limitatore di temperatura Nobili EcoFresh, che evita che la caldaia porti l’acqua a temperature troppo elevate”.
La cura per Acquerelli si vede anche nei dettagli: “E’ ormai consuetudine da parte di Nobili l’utilizzo di plastiche, gomme e grassi a mescola alimentare. Sebbene il suo uso significhi un maggior esborso ne deriva una maggiore sicurezza e tranquillità per il consumatore – sottolineano dal Centro Stile Nobili – E per la fornitura di componenti da assemblare ai suoi prodotti, scegliamo aziende leader nei singoli settori”. Acquerelli significa innovazione anche nel processo produttivo: “Il nostro è un procedimento a barra di ottone al 100%. Inoltre, i processi di lavorazione avvengono su una sola macchina in un solo piazzamento, riducendo il tempo di lavorazione di circa il 30% rispetto alle macchine tradizionali”.
